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| Ci sono giornate in cui ti svegli per un motivo ben preciso. Oggi è il giorno in cui mettere in versi sensazioni, emozioni, momenti. Senza luce E luce non fu non so dir cosa sia fotografia non so una foglia, non so cos’è un sorriso conosco bene carezze sul mio viso conosco ancora viaggi della fantasia E luce non fu non ho mai visto garrire una bandiera non vidi mai da occhi non creati conosco invece respiri emozionati quando rinfresca l’inizio di una sera E luce non fu ma non cercare di leggere il mio cuore chiudi i tuoi occhi, ascolta i miei pensieri cerco di vivere, oggi dopo ieri perché resisto, non voglio cedere al dolore E luce non fu e fatalmente, non lo sarà mai. Ho scritto di respiri emozionati, ieri; ho scritto di cuore, di viaggi della fantasia. Siete tutti lì, ad aspettare che io mi compatisca. Siete lì da qualche minuto a leggermi, attendendo l’urlo soffocato di un dolore troppo profondo, di una solitudine insopportabile, vero? Confessatelo, cosa vi può costare? No. In questa serata che volge al notturno non mi va di darvi ragione. Ho occhi molto più profondi dei vostri, lo sapete? Sono occhi con cui vedo ogni particolare. Grimp Murdock.
"Piacere, il mio nome è Grimp Murdock. Sono nata il 29 luglio del '92 a NewYork. Mi piaceva vivere lì, c'erano tanti rumori, colori, profumi; E' una città bellissima. Non posso sapere quale significato attribuiate voi a questo termine. Per me, per me è un misto di profumi avvertiti e colori soltanto immaginati, di immagini della mente e di tessuti muri, strade, cortili soltanto sfiorati. E' terribile lì il clima, ma mai quanto quì, di questo devo darvene atto, 1 a 0 per Forks. Devo dire che però non mi dispiace la pioggia, anzi, anche se, sono spiacente di comunicarvi che malgrado mi chiami Murdock, con la pioggia non vedo i profili delle persone con un radar speciale come Daredevil, non ancora per lo meno. Mi piace scrivere, merito, in gran parte, di mio padre, che ha speso un occhio per dotarmi finalmente di display braille da collegare al PC. Può sembrare curioso, ma non è complicato mandare a memoria la tastiera e la posizione dei tasti. E’ complicata la rilettura, la correzione, con quella voce sintetizzata che rilegge le mie parole con la stessa passione vocale di un meteorologo al TG. Per il comando “Salva con nome”, invece, vale ancora il microfono davanti alla b...Read the whole post... |
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